Per risparmiare denaro sul costo di raffrescamento e riscaldamento degli ambienti, isolare il tetto nella maniera corretta è di fondamentale importanza, oltre che una buona pratica per ridurre in atmosfera le emissioni inquinanti. Si tratta di una tipologia di lavori edili che comporta un’esposizione pecuniaria maggiore nell’immediato, ma assicura – oltre a un maggiore livello di comfort – un graduale recupero della somma spesa e un successivo risparmio.

Ma quali prodotti isolanti sono disponibili oggi sul mercato e quali sono i più adatti per una buona coibentazione di base?

Lo scopriremo insieme in questa sede, analizzando le principali tipologie di materiali isolanti disponibili in commercio.

Se  deciderete di effettuare questo genere d’intervento, affidatevi a una ditta specializzata in lavori edili a Volterra di grande esperienza e competenza come l’impresa edile Gabellieri Alessio, che grazie al suo staff qualificato eseguirà un isolamento a regola d’arte, con la massima garanzia di durevolezza nel tempo.

Sul mercato esistono diverse soluzioni di coibentazioni, le quali presentano caratteristiche diverse a seconda dei materiali. Cercheremo quindi di analizzare 3 tipologie di coibentazioni molto utilizzate nel settore edile, descrivendone le singole peculiarità, in modo tale da avere le idee più chiare per un’eventuale scelta futura.

Una buona guaina bituminosa: la base di una coibentazione ottimale

Alla base del concetto classico d’isolamento del tetto stanno le guaine bituminose, che in commercio vengono distribuite sia in rotoli che in fogli di varie lunghezze e altezze, oltre che in formato liquido da stendere sulla superficie in questione.

Una guaina di questo genere si compone di uno strato di bitume che viene unito a fibre polimeriche, le quali, una volta riscaldata a fiamma viva, le consentono un’elasticità in grado di aderire alla perfezione, senza bolle d’aria e zone vuote.

Poliuretano espanso in fogli o schiuma

Altro tipo di coibente classico è il poliuretano espanso a in schiuma o pannelli, il quale rappresenta  un materiale duttile, e al tempo stesso capace di isolare qualunque tetto in modo semplice ed efficace.

La possibilità di iniettarlo, qualora fosse in schiuma, all’interno delle intercapedini, lo rende adatto anche all’isolamento di tabelloni di mansarde e solai di vecchia concezione, un intervento tipico delle ristrutturazioni in abitazioni datate.

I pannelli in finto coppo

Una soluzione isolante decisamente più moderna è invece rappresentata dal pannello a finto coppo, utilizzato per la copertura del tetto, e che si compone all’esterno di un materiale plastico o metallico che imita la forma delle tegole classiche, mentre all’interno presenta alcuni strati di materiale isolante, che assolvono alla coibentazione termica.

Una soluzione che unisce il vantaggio dell’isolamento alla posa delle coperture definitive del tetto.